Guida per realizzare un Guscio esterno rigido per uno stampo in silicone Semplice Passo-passo
                    Cos’è il guscio esterno (e perché serve)
Il guscio esterno (detto anche “madreforma” o “mamma”) è una corazza rigida che sostiene lo stampo in silicone morbido.
Senza guscio, il silicone si deforma e l’oggetto colato può venire storto o con spessore irregolare.
Due metodi principali (quale scegliere?)
1) Resina + fibra di vetro (consigliato)
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Pro: leggero, molto resistente, durevole, preciso.
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Contro: costa un po’ di più, serve ventilazione e protezioni.
 
2) Gesso + garza (economico)
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Pro: economico, facile da trovare, semplice.
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Contro: più pesante e fragile, teme l’acqua, meno preciso su dettagli fini.
 
In breve: per progetti seri o grandi → resina + fibra. Per prove veloci o stampi piccoli → gesso + garza.
Cosa ti serve
Comune a entrambi
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Il tuo stampo in silicone (già fatto)
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Distaccante (vaselina, spray PVA o sapone neutro molto diluito e asciutto)
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Pennarello o matita
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Nastro carta
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Forbici/taglierino
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Guanti, mascherina, occhiali di protezione
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Pellicola o fogli di plastica per proteggere il tavolo
 
Per resina + fibra di vetro
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Resina (poliestere o epossidica)
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Catalizzatore/indurente (seguire le dosi del produttore)
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Tessuto in fibra di vetro (mat 225–300 g/m² o tessuto 200–300 g/m²)
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Pennelli economici (da buttare dopo) o spatoline
 
Per gesso + garza
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Gesso (da stampi)
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Garze o bende di garza
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Bacinella e acqua a temperatura ambiente
 
Prima di iniziare: pianifica la divisione in parti
Il guscio quasi sempre si fa in 2 o più pezzi, così si apre facilmente e non “incastra” il silicone.
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Guarda l’oggetto: individua il piano di divisione (come una linea che lo “equatore” della forma).
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Se l’oggetto è simmetrico (es. busto, vaso), 2 pezzi spesso bastano (fronte/retro).
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Se ha “sottosquadri” complessi, valuta 3 o più pezzi.
 
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Disegna la linea di divisione sul silicone con un pennarello.
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Prepara una flangia:
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Fai un “muretto” lungo la linea con nastro carta, cartoncino spesso o plastilina.
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Altezza consigliata 1,5–2 cm.
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Questa flangia sarà il bordo dove i pezzi del guscio si incontrano.
 
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Crea le “chiavi di registro” (per riallineare i pezzi):
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Premi col dito o con il retro di un pennello piccole “fossette” (ogni 6–10 cm) lungo la flangia solo su un lato per volta.
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Quando farai il pezzo opposto del guscio, queste fossette faranno da “bottoni” di centraggio.
 
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Regola d’oro: prima si costruisce un lato del guscio, si lascia indurire, poi si rimuove la flangia e si fa l’altro lato usando le chiavi per allineare.
Un trucco poco conosciuto consiste nell’inserire piccole piastre metalliche tra gli strati di garza mentre si realizza il guscio rigido.
In questo modo la struttura diventa molto più solida e resistente, mantenendo perfettamente la forma anche durante le colate più pesanti o di grandi dimensioni.

Metodo A — Guscio in resina + fibra di vetro (step-by-step)
1) Proteggi e isola
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Copri il tavolo con plastica.
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Spennella distaccante su tutto il silicone e sulla flangia (strato sottile ma uniforme).
 
2) Prepara la resina
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Mescola resina + indurente seguendo le dosi esatte del produttore.
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Mescola 1–2 minuti, senza correre.
 
3) Primo lato del guscio
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Con il pennello stendi un velo di resina sul silicone.
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Appoggia strisce di fibra di vetro (tagliate prima) e impregnale con altra resina.
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Fai 2–3 strati totali, incrociando le fibre.
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Rinforza i bordi e la flangia con una striscia extra.
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Spessore finale lato 1: circa 2–3 mm (per pezzi grandi, anche 4 mm).
 
4) Indurimento
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Lascia indurire fino a duro al tatto (da 30–90 min per poliestere; più lungo per epossidica).
 
5) Prepara il secondo lato
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Rimuovi la flangia (nastro/cartoncino). Le “fossette”/chiavi restano impresse nel lato 1.
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Applica distaccante sulle superfici a contatto (guscio lato 1 e silicone).
 
6) Secondo lato del guscio
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Ripeti come al punto 3 sul lato opposto, poggiandoti sui bordi del primo lato.
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Le chiavi faranno combaciare perfettamente i due pezzi.
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Stesso spessore e numero di strati.
 
7) Rifinitura
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Quando è tutto duro, rifila con forbici/mini-seghetto eventuali bave.
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Segna con pennarello frecce, numeri e scritte (“Lato A”, “Lato B”, “Alto”, “Basso”).
 
Quantità indicative (orientative): per un guscio di circa 1 m² totali di superficie esterna, considera 0,6–1,0 kg di resina e 1–2 m² di tessuto (in 2–3 strati).
Metodo B — Guscio in gesso + garza (step-by-step)

1) Proteggi e isola
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Copri il tavolo.
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Applica distaccante sul silicone e sulla flangia.
 
2) Prepara le bende
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Taglia le garze in strisce pratiche (20–30 cm).
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Prepara il gesso in una bacinella: consistenza yogurt denso (senza grumi).
 
3) Primo lato del guscio
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Immergi le strisce di garza nel gesso, strizza leggermente.
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Applica le strisce sovrapponendo i bordi.
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Fai 3–5 strati, più densi sui bordi e sulla flangia.
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Liscia con le dita bagnate per compattare.
 
4) Asciugatura
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Lascia asciugare bene (almeno 6–12 ore, meglio 24 h per spessori maggiori).
 
5) Secondo lato
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Rimuovi la flangia.
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Applica distaccante sulle aree di contatto tra i due lati.
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Ripeti il punto 3 sul lato opposto, usando le chiavi di registro (puoi crearle facendo piccole collinette/avvallamenti col gesso sul primo lato prima che asciughi del tutto).
 
6) Rifinitura
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Arrotonda spigoli vivi, segna i lati come sopra.
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Attenzione all’acqua: il gesso teme l’umidità; conserva il guscio all’asciutto.
 
Come si apre e si richiude il guscio (senza rovinare nulla)
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Quando entrambi i lati sono induriti, passa una spatola sottile lungo la linea di giunzione.
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Non forzare mai su un solo punto: fai piccoli movimenti lungo tutto il perimetro.
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Per richiudere, allinea le chiavi: i due lati andranno “al loro posto” da soli.
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Puoi aggiungere morsetti o cinture in plastica per tenere stretto il guscio in colata.
 
Trucchi semplici che evitano errori
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Distaccante sempre tra silicone e guscio, e tra lato 1 e lato 2 del guscio.
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Flangia pulita: non fare buchi o creste irregolari dove i lati si toccano.
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Spessore uniforme: meglio 2–3 strati ben fatti che 1 strato troppo spesso e pieno d’aria.
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Chiavi regolari: una “fossetta” ogni 6–10 cm basta.
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Segni di orientamento: frecce e testi (“alto”, “fronte”, “A/B”). Evitano montaggi sbagliati.
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Sicurezza: guanti, mascherina, stanza ventilata (soprattutto con resina).
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Prova a secco: prima della colata, chiudi/apri il guscio a vuoto per capire se scorre tutto bene.
 
Domande frequenti (FAQ rapide)
Che resina usare per il guscio?
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Poliestere: economica, veloce.
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Epossidica: odore minore, più tempo di lavoro, più costosa. Entrambe vanno bene.
 
Quanti strati di fibra?
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Di solito 2–3 strati (zone critiche anche 4).
 
Si può fare un guscio in 3 pezzi?
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Sì, per forme complesse: pianifica 2 linee di divisione e crea le flange per ogni giunzione.
 
Posso combinare metodi?
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Sì: ad esempio, base in garza/gesso (per riempire) e ultimo strato in resina + fibra (per rinforzo).
 
Un piccolo segreto
@tibfromearth 🎬 "Oggi ti faccio vedere come creare i piani di giunzione per la tua scultura. Servono a dividere il guscio e facilitare lo sformo. Io uso guide in plastica tipo Placoplat (si trovano da Leroy Merlin). Le taglio, le monto insieme e poi verso il silicone all’interno per formare le bande. Più sono spesse, più diventano rigide — e più sono rigide, più vanno tagliate corte per seguire le curve. Per fissarle, uso silicone addensato (thixotropico): non cola, aderisce bene, e si spalma come maionese!"
Prima di creare il guscio rigido, molti professionisti aggiungono costole in silicone lungo lo stampo.
Queste “nervature” servono a rinforzare le pareti morbide, mantenere la forma e facilitare la chiusura perfetta del guscio esterno.
Si realizzano molto facilmente: basta colatare o modellare dei cordoni di silicone spessi circa 1–2 cm e applicarli sulle zone più ampie o sui bordi dello stampo quando il silicone è ancora leggermente appiccicoso.
Dopo l’indurimento, le costole diventano una struttura di supporto stabile che evita deformazioni durante la colata della resina.
Questo piccolo trucco fa davvero la differenza nei progetti complessi o di grandi dimensioni!
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